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venerdì 30 settembre 2022

[Mister Bananafish] - Brevi disegni sull’universo: “Io, robot”

Mr. Bananafish ha letto “Io, robot” di I. Asimov (1950).

E qui vi dice qualcosa al riguardo.

Ce li avete 2 minuti?

 


 

mercoledì 28 settembre 2022

[Mister Bananafish] - Brevi disegni sull’universo: “L'undicesimo comandamento”

 

"L'undicesimo comandamento" (1962), di Lester Del Rey (Urania “70 anni di futuro”).

Invito tutt3 ad approfondire la vita dell'autore, che è un po' pazzerella e divertente.

Per quanto riguarda questo libro, la storia ha ottimi spunti, la prosa - per quanto semplice e lineare - è al servizio della trama, e funziona molto bene.

Il plot è molto potente: la Terra è diventata una colonia "discarica" in cui vengono confinati tutti gli esseri viventi che hanno anomalie genetiche o malattie, in modo da preservare la razza pura (e bionda...) che ormai vive stabilmente su Marte.

E sulla Terra che succede? La Chiesa (tra le sue varie correnti e divisioni) gestisce la vita di tutti, applicando (soprattutto negli Stati Uniti, visti sempre come l'unica parte di mondo degna di essere raccontata da un autore USA) l'undicesimo comandamento: riprodursi senza tregua, per quanto le risorse siano limitate.

Dietro questa strategia, scopriremo, ci sono anche motivi di tipo più pratico, ma il popolo è completamente assoggettato a leggi e dogmi religiosi per vedere i veri problemi. Chi lo avrebbe detto, vero? Quella storia della religione, dell'oppio e dei popoli è sempre valida.

La storia prende spunto da un fatto di cronaca: in quel periodo la Corte Suprema stava valutando se i dieci comandamenti dovessero essere incorniciati nelle scuole pubbliche. Così Del Rey scrisse qualcosa sulle implicazioni di una religione di stato...

Difficile da immaginare per noi italiani, true?...

Quasi come se un nuovo governo attaccasse come prima cosa il diritto all’aborto. Menomale che si parla di fantascienza…

 

Chi è più avvezzo alla sf di quel periodo, sa che alcuni temi sono ricorrenti nella sensibilità dell3 autric3 dell'epoca. Nella stessa collana "70 anni di futuro", ci siamo imbattut3 in cose simili.

Il tema religioso e il potere della chiesa ci sono anche in "Guerra al grande nulla"; una Terra radioattiva, immondezzaio dell'universo, popolata da essere mutati era presente in "Paria dei cieli".

Leggendo "L'undicesimo comandamento" si ha l'impressione che un centinaio di pagine in più lo avrebbero aiutato. Si racconta un mondo e si conoscono personaggi che avrebbero meritato maggiore spazio. Anche una saga in più volumi non avrebbe affatto sfigurato.

Così resta "soltanto" un buon libro, avvincente, angosciante e ricco di spunti.

Ad avercene.

lunedì 26 settembre 2022

[Mister Bananafish] - Brevi disegni sull’universo: “Binti + Ritorno a casa”

 

"Binti + Ritorno a casa" (Urania “70 anni di Futuro”) raccoglie i primi due libri di una trilogia di Nnedi Okorafor, del 2017 e 2019.

Vi dico già da subito che il terzo libro ("La maschera della notte") è fondamentale (non capisco questa logica di pubblicazione parziale, davvero, mah...). Esiste anche un racconto "Il fuoco sacro", ma non so se è incluso nella raccolta “Jumbo” Urania, edita per questa trilogia.

Okorafor è una scrittrice davvero brava, che avevo già incrociato nei fumetti (ha scritto delle belle run di "Pantera nera"). E anche questo romanzo è stata una lettura davvero piacevole.

Non entro nei dettagli della storia, lascio a voi il piacere di leggerla. Vi dico qualcosa sui temi che (almeno io) ho trovato.

Di base si parla di tre cose:

 

1/ Il razzismo e, in generale, di diversità. Ci sono tensioni sia sulla Terra che tra diversi popoli di altri pianeti.

La cosa peculiare di questa storia è però la "mitezza" e la delicatezza con cui sono raccontate le vicende, cosa che rende tutto più "vicino" al lettore, quindi ancora più vero.

In ogni caso, la storia è ambientata in un futuro in cui sono evidenti tanti miglioramenti, tanto quasi da definire uno scenario “solarpunk” [l'umanità vive in buona simbiosi con flora e fauna (penso alle navi spaziali organiche basate su enormi animali, o alle case albero con pannelli solari), la tecnologia ha un ruolo positivo, la conoscenza e l'istruzione sono centrali,...].

Nonostante questo, in alcune parti di questo universo, discriminazione e odio sono comunque presenti. Come se certe storture degli esseri viventi fossero inevitabili.

 

2/ Il dramma di chi decide di "partire" e lasciare la propria famiglia, per seguire la sua strada.

Questo atto, del tutto naturale, in società più tradizionali e conservatrici viene visto come un tradimento, mai perdonato.

La storia ha quindi anche un piano più personale in cui si esplorano gli effetti di questi atteggiamenti sulla giovane e intelligente protagonista, Binti.

Viene quasi da pensare che la cosa più pericolosa e tossica nell'universo non siano le razze aliene guerrafondaie, ma la "famiglia" (come diceva Luttazzi, ci sarà un motivo se i gruppi mafiosi si chiamano cosí...).

Spoiler: nessun genitore retrogrado impedirà a Binti di prendere le proprie decisioni, che a volte saranno forse non le migliori, ma comunque necessarie.

 

3/ La matematica è figa. E a chi dice che è complicata, rispondo con quello che una volta mi disse un mio carissimo amico: "è come la vita, non è complicata, basta capirla".